Cosa fare nel Cilento in 3 giorni?
Proviamo ad immaginare un itinerario perfetto per chi vuol vivere un fine settimana nel territorio.
Un percorso che punta a combinare alcune tra le più belle location del Cilento con importanti siti di rilevante interesse storico, artistico e culturale.
Partiamo dalle Grotte di Pertosa Auletta, un complesso di cavità carsiche sviluppate nel sottosuolo dei vicini borghi di Auletta e Polla, a 263 metri sul livello del mare.
Particolarmente suggestivo l’ingresso, perché per raggiungere il primo percorso pedonale bisogna utilizzare una barca che attraversa le acque, mossa tramite un cavo metallico.
Tra le particolarità:
- Sono le uniche grotte in Italia dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, il Negro;
- Sono le sole grotte in Europa a conservare i resti di un villaggio palafitticolo risalente al II millennio a.C.
I reperti recuperati sul finire del XIX secolo, infatti, dimostrano che le cavità furono abitate durante l’età del bronzo-medio da pastori che vivevano su palafitte.
Le grotte sono visitabili tutti i giorni dal martedì alla domenica. Chiuse il lunedì.
Biglietti a partire da € 10.
Spostiamoci, poi, verso Padula, distante poco più di 30 km dalle grotte di Pertosa.
Qui visitiamo la Certosa di San Lorenzo, perfetto esempio di complesso monumentale di origine trecentesca.
Si estende su una superficie di 51.500 mq e vanta tre chiostri, un giardino, un cortile e una chiesa.
È la più grande certosa d’Italia e tra le maggiori in Europa. Al suo interno ospita anche il Museo Archeologico provinciale della Lucania occidentale.
La Certosa è aperta tutti i giorni dal mercoledì al lunedì, dalle 09.00 alle 19.30.
Chiusa ogni martedì, il 1° gennaio e il 25 dicembre.
Biglietti di ingresso a partire da € 2.
Dalla Certosa di San Lorenzo muoviamo in direzione di Morigerati dove raggiungiamo l’Oasi WWF.
Una location naturalistica mozzafiato che conquisterà grandi e soprattutto piccoli.
Dista 37 km dalla Certosa di Padula.
Qui possiamo ammirare un canyon ricoperto da lussureggiante vegetazione. Possiamo percorrerlo attraverso un sentiero che parte dal centro storico e costeggia un ruscello con sorgenti, cascate e un antico mulino, fino a giungere alla grotta dove ammiriamo la risorgenza del fiume carsico Bussento.
Ricche flora e fauna, con trota, gambero di fiume, lontra, istrice, gatto selvatico, lupo, gheppio, astore, nibbio bruno, nibbio reale, cervo imperiale.
Disponibili visite guidate in italiano.
L’Oasi WWF è aperta:
- Da novembre a marzo: dalle 10.00 alle 16.00 su prenotazione;
- Ad aprile e ottobre dalle 10.00 alle 17.00;
- A maggio e settembre dalle 10.00 alle 18.00;
- A giugno, luglio e agosto dalle 10.00 alle 19.00.
Le ultime due tappe del nostro mini tour nel Cilento sono i due più importanti siti di interesse archeologico: Velia e Paestum.
Il parco archeologico di Velia dista 66 km dall’Oasi WWF di Morigerati.
L’antica polis della Magna Graecia ci restituisce i resti ben conservati dell’area portuale, di Porta Marina, Porta Rosa, Terme ellenistiche, Terme romane, Agorà, Acropoli, Quartiere Meridionale, Quartiere Arcaico.
Tra i motivi che fanno di Velia un patrimonio dell’umanità vi è anche il fatto di essere stata il centro della scuola filosofica eleatica, che vantava esponenti come Parmenide, Zenone di Elea e Melisso di Samo.
A 41 km di distanza troviamo il Parco Archeologico di Paestum.
L’antica città deglla Magna Graecia è racchiusa da una cinta muraria in cui vennero costruite quattro porte d’ingresso: Porta Sirena, Porta Giustizia, Porta Marina, Porta Aurea.
Qui troviamo templi in ottimo stato di conservazione, considerati esempi unici dell’architettura magno-greca: il tempio di Nettuno, la Basilica, il tempio di Atena, il tempio italico, il Foro, la Via sacra e i quartieri d’abitazione, la piscina, l’agorà, l’anfiteatro, il bouleuterion e più distanti la necropoli del Gaudo e Heraion alla foce del Sele.
Nella stessa area anche il Museo Archeologico Nazionale.
Il Parco Archeologico di Paestum & Velia è aperto tutti i giorni dalle 08.30 alle 19.30.
Biglietti a partire da € 2.