Quali sono i migliori piatti del Cilento? Quelli che raccontano la storia del territorio e permettono di scoprire e conoscere storia, cultura e tradizione della nostra terra?
La cucina cilentana è antica, umile e gustosa al tempo stesso.
È un concentrato di sapori ottenuto da pietanze povere ma in grado di sorprendere ad ogni boccone.
Il perfetto mix tra semplicità e sapore ha conquistato nel corso del tempo un numero sempre maggiore di appassionati e curiosi, finendo con il divenire una delle cucine regionali più amate.
Il merito va anche alla bontà dei prodotti utilizzati nella preparazione dei piatti tradizionali del Cilento, materie prime genuine che non a caso sono alla base della Dieta Mediterranea teorizzata dal fisiologo americano Ancel Keys anche grazie al suo soggiorno nel Cilento, a Pioppi.
Cosa mangiare nel Cilento
Le tipiche ricette cilentane hanno come ingredienti principali i prodotti tipici del territorio, in grado di esprimere al meglio tutte le caratteristiche e la storia del posto.
Parliamo di materie prime come i ceci di Cicerale, le alici di menaica, l’olio extravergine d’oliva, il cacioricotta di capra.
Scopriamo quindi i 10 piatti del Cilento da provare almeno una volta nella vita:
- Acquasale: l’antipasto cilentano per antonomasia è realizzato con pomodori, pane biscottato bagnato, origano, olio extravergine d’oliva;
- Cavatelli o Fusilli con il ragù: due formati di pasta simbolo del territorio. I cavatelli vengono “cavati” con le dita, i fusilli vengono stesi con il classico ferretto. Celebri i Fusilli di Felitto, presidio Slow Food. Vengono conditi con un sugo con pomodoro e carne e spolverati con cacioricotta di capra. Ancora oggi è un grande classico della domenica;
- Lagane e ceci: uno dei primi piatti tradizionali della cucina povera del Cilento. Realizzato con l’utilizzo di un legume particolarmente amato. Tra le diverse varietà segnaliamo quella di Cicerale, presidio Slow Food. La lagana è, invece, una pasta fresca a base di semola di grano duro e acqua, simile alla tagliatella, ma più larga e più corta;
- Ciccimaretati: una zuppa di legumi preparata in antichità nel 1° giorno di maggio, perché quel giorno avere sulla tavola tutti gli ingredienti che la compongono era segno di abbondanza. Era ed è realizzata con ceci, fagioli bianchi, fagioli cannellini, fagioli borlotti, lenticchie, grano, granturco, cicerchie, castagne;
- Maracucciata: un piatto unico nel suo genere. Si tratta di una polenta mista di grano di maracuoccio, un legume simile al pisello, coltivato a Lentiscosa e Camerota, Presidio Slow Food;
- Ciambotta: altro piatto della tradizione povera cilentana, a base di verdure. È preparato utilizzando patate, melanzane, pomodori, peperoni, peperoncino, cipolla ed erbe aromatiche;
- Alici mbuttunate: servite come antipasto o come secondo, vengono preparate pulendo e aprendo a libretto le alici senza tagliare la coda. Vengono farcite con un composto con formaggio, uova, olio, sale, basilico, pepe, aglio. Vengono ripassate in uovo sbattuto, nella farina e poi fritte. Possono essere anche utilizzate per preparare un sugo per un primo piatto;
- Mulignane mbuttunate: le melanzane imbottite sono uno dei grandi classici dell’estate cilentane. Per realizzarle abbiamo bisogno di cuocere un semplice sugo con pomodori tagliati a pezzi. Poi ci dedichiamo alla preparazione delle melanzane: le laviamo e tagliamo a fettine di circa 1 centimetro. Farciamo due fette con un ripieno realizzato con uova e formaggio e poi le friggiamo. Successivamente mettiamo a soffriggere una cipolla nell’olio evo, vi aggiungiamo la salsa e poi le melanzane fritte;
- Pizza cilentana: un grande classico della tradizione, realizzato quando le famiglie dovevano cuocere il pane nel forno a legna. La pizza era infornata in attesa dell’abbassamento della temperatura. Semplice e gustosa, con pomodoro già cotto (con la buccia) e formaggio di capra grattugiato sulla pizza al momento dell’uscita dal forno;
- I cannoli cilentani: il dolce tipico delle feste è ripieno metà con crema bianca e metà con crema al cacao.