Le feste patronali del Cilento, così come nell’intera area mediterranea, rappresentano uno di quei momenti in cui è davvero possibile scoprire le più profonde caratteristiche culturali dei borghi in cui si svolgono.
Tutto questo accade perché nella maggior parte dei casi alla componente sacra se ne affianca una “profana”, votata alla spettacolarità e al folklore.
Due volti della stessa medaglia che uniscono alla venerazione del santo usi e costumi del territorio, rituali antichi e cultura.
Feste che quindi finiscono per l’essere caratterizzate da un alto tasso di spettacolarità, dove fuochi d’artificio, concerti bandistici, luminarie e mezzi di trasporto anticonvezionali definiscono l’essenza stessa di un popolo.
Feste patronali del Cilento, la Madonna di Costantinopoli ad Agropoli
Molto probabilmente la festa patronale per antonomasia, che concentra il più alto tasso di spettacolarità e folklore, è quella dedicata alla Madonna di Costantinopoli ad Agropoli.
Si festeggia il 24 luglio con la Santa Messa presso la chiesa ad essa dedicata e posta sul promontorio cittadino, a pochi passi dalla porta d’accesso al centro storico, affacciata sul porto.
La statua della Vergine venne nascosta in una delle grotte del promontorio nel corso del 1535 per sottrarla alla furia distruttrice del corsaro Barbarossa.
Pochi anni dopo la stessa statua venne portata via da una mareggiata e recuperata da alcuni pescatori che decisero di dedicarle una cappella. Da allora, secondo tanti racconti, la Vergine comparve più volte per proteggere pescatori e fedeli.
La parte più sentita e partecipata dell’intera giornata è la processione che si svolge sul mare. È una delle processioni più suggestive dell’intero territorio, un momento di grande partecipazione ma anche altamente spettacolare.
La statua della Vergina Maria guida la processione su una barca di pescatori. E se nelle processioni sulla terra ferma i fedeli seguono la Madonna a piedi, in questo caso lo fanno a bordo di imbarcazioni. Scafi di ogni genere affollano l’intero porto e seguono la barca della Vergine per un giro che punta verso Sud, lambendo la costa, passando per il mare antistante lo scoglio di San Francesco e giungendo fino alla baia di Trentova.
La processione continua con il tragitto verso Nord: si ritorna verso il porto ma si prosegue costeggiando il promontorio, la zona della Licina e poi il Lungomare San Marco, con i fuochi d’artificio dei vari lidi che salutano il passaggio della Madonna.
Le più belle feste patronali del Cilento
Oltre alla festa dedicata alla Madonna delle Grazie, celebrata l’11 agosto ad Agropoli, nel Cilento c’è una particolare e profonda devozione nei confronti della Madonna del Carmine. È venerata il 16 luglio in numerosi borghi cilentani: Madonna del Carmine (Agropoli), Agnone (Montecorice), Cannalonga, Cardile (Gioi), Catona (Ascea), Matonti (Laureana Cilento), Mercato Cilento (Perdifumo), Piaggine, Pioppi (Pollica).
L’11 luglio ecco San Mauro Martire presso il caratteristico borgo di San Mauro Cilento, ai piedi del Monte Stella.
Sul finire di luglio sono concentrate alcune delle feste più importanti del Cilento: il 26 ecco la festa dedicata a San Pantaleone a Vallo della Lucania. Nello stesso giorno possiamo spostarci a Scario (San Giovanni a Piro) per la ricorrenza di Sant’Anna.
Di particolare impatto è la festa dedicata a San Nazario, che si celebra in molti borghi del Cilento, soprattutto per il “volo dell’angelo” che si tiene a Camella (Perdifumo). Sul finire della processione un volontario (solitamente un bambino) è fatto scivolare lungo un cavo d’acciaio teso tra due balconi per simulare la venuta di un angelo a Camella, giunto per raccomandare a Nazario la protezione del piccolo borgo cilentano.
Ti piacerebbe seguire le feste patronali nel Cilento senza perderti neppure un attimo dei singoli eventi?
Corri in vacanza ad Agropoli scegliendo una delle nostre strutture, selezionate secondo i rigidi criteri AOTA.